Nicola Mirenda – Ceramicaro classe 1972
Nicola Mirenda è un ceramista siciliano di Santo Stefano di Camastra. La sua produzione artigianale si distingue per il carattere innovativo e creativo che riesce a conferire alle sue opere. Pur mantenendo intatta la tradizione del luogo, la bottega utilizza antiche tecniche di lavorazione e un forno a legna, seguendo metodi produttivi risalenti ai primi anni del Novecento. La filiera produttiva rimane fedele alla tradizione, ma il prodotto finito si arricchisce di un tocco moderno e di design, rendendo ogni pezzo unico e originale.

La storia di Nicola Mirenda
C’era una volta un ceramista, che amava immensamente il suo mestiere, e che per aprirlo aveva dovuto intraprendere un lungo viaggio. Quel ceramista…. ero io. Era stato un puro caso, che mi fossi avvicinato a questo grande mondo, non ero figlio di questa arte dalle origini remote. Nacqui nel 1972, un anno uguale a tanti altri e passai la mia infanzia tra le viuzze di Santo Stefano di Camastra. Durante l’adolescenza, più precisamente negli anni 80, tutti i ragazzi venivano indirizzati ad un mestiere per impararne i segreti. Così io, arrivata la mia ora, scelsi di voler fare il Ceramista, o perlomeno di studiare la modellatura e la foggiatura dell’argilla, conoscere il fuoco e le ricette dell’alchimia. Ricordo perfettamente le prime 3 botteghe che frequentai durante l’estate; il primo anno preso ancora dall’ingenuità e le paure di un bambino fu come partire per questa nuova avventura, confuso dall’entusiasmo di qualcosa che profuma di nuovo e il tutto si frantumarono in nemmeno mezza mattinata. Ero ancora troppo piccolo, come disse il proprietario della bottega Biagio Zammataro, che consigliò a mio padre di mandarmi in bottega l’anno successivo. Fu il mio primo ed ultimo giorno per quell’anno. A seguire
frequentai la bottega di Filippo Cespa, un artigiano cerami sta che aveva il laboratorio vicino casa mia. Questa volta con la motivazione di un ragazzino più grande e come premio per l’impegno, a fine stagione ricevetti un vaso che tengo
ancora conservato. Poi, forse tramite mio padre, forse da solo arrivai nella prestigiosa bottega del ceramista Edoardo Fratantoni, con cui rimasi per due estati e dove tornai a lavorare d’adulto. Ho avuto ed apprezzato l’opportunità di girare tutte le botteghe del mio paesino, prima di fondare la mia nel 2003 dopo aver conosciuto Iwona che sposai e feci innamorare del mio mestiere ed adesso non mi rimane che
far appassionare i miei figli e tutta la gente che incontro di questa nobile arte.
Iwona
Nicola Mirenda ha conosciuto Iwona, una donna di origine polacca, che poi sposerà diventando
anche lei una brava ceramista.

La storia di Iwona
Avevo appena completato gli studi liceali, e una Domenica come spesso capitava, mi trovavo a visitare un mercatino rionale a Rzeszòw, per lo più frequentato da venditori ucraini. Non mi sono ancora presentata, sono Iwona, allora una giovane Polacca. Fui avvicinata da una venditrice d’oro Russo, riesco ancora a ricordare le esatte parole della donna col fazzoletto in testa, che per 5 szłoty mi lesse le carte del mio futuro: „W krainie Cyklopów znajdziesz miłość i szczęście” che in italiano significa: “Troverai l’amore e la felicità nella terra dei Ciclopi”. Così tutto ad un tratto nella mia mente riaffiorarono le vecchie pagine del mio libro di epica, stava parlando dell’isola più grande d’Italia, “la Sicilia”. Lo so, non ci crederete ma dopo qualche giorno mi arrivò una telefonata da una mia vecchia compagna di scuola, mi disse che c’era la possibilità di lavorare in Italia, così partì. La percorsi tutta la penisola, fino ad arrivare in Sicilia, precisamente a Santo Stefano di Camastra, dove il destino, mi fece incontrare Nicola, un ceramicaro. Ed è stato amore a prima vista con lui e il suo mestiere.